Se parliamo di cibi in scatola, ci vengono in mente le peggiori cose, spesso anche troppe volte lasciandoci convincere dal fatto che possano fare male semplicemente per il fatto di trovare dentro una latta di metallo. Per quanto questo sia vero, non vuol dire che faccia tutto sempre così terribilmente male.
In certi casi, quello che sbagliamo è la gestione del consumo di questi alimenti specifici, in particolare del tonno in scatola che si presenta con una soluzione sicuramente efficace perché un alimento rapido da cucinare e da usare come condimento, ma è necessario fare attenzione ad alcuni dettagli che possono non essere proprio sinonimo di salubrità.
Cerchiamo allora di evidenziare quelle che sono le cose che possono accadere come negative al nostro organismo se sbagliamo a consumare il tonno in scatola, e allo stesso tempo individuiamo quelle che sono le tecniche per scegliere in modo corretto e sempre in funzione della nostra salute. Ecco cosa devi sapere.
Il tonno è un alimento sano?
In questo caso tante potrebbero essere le maglie in grado di aprirsi per mostrare pro e contro relativi al consumo del tonno. E in questo caso, inoltre, ci potremmo anche trovare a fare i conti con alcuni dettagli ben precisi che fanno riferimento al tonno, in quanto pesce ricco di proteine, Omega-3 e minerali, tutti elementi che risultano fondamentali ma anche indispensabili.
Ma ovviamente non possiamo dire che il fatto che contenga questi elementi allora il tonno sia sempre e solo salubre. Infatti, il problema fondamentale si palesa per via del fatto che è conservato in scatola ed è chiaro che fare durare la conservazione senza aggravanti servano ovviamente i conservanti, appunto.
Il problema è connesso proprio a questi conservanti, che sono il motivo per cui ad un certo punto ci può trovare a fare i conti con la presenza di metalli pesanti, conservanti nocivi e livelli di sale troppo elevati, che nel tempo, se si consuma in modo indiscriminato il tonno in scatola, possono arrivare a danneggiare il nostro organismo.
Cuore, ossa e occhi: perché il tonno li tocca
I rischi per lo più sono riconducibili alla presenza del mercurio, un metallo decisamente pericoloso per il nostro organismo, che finché è introdotto in piccole quantità non arreca alcun disturbo; ma se il consumo di tonno, e in scatola per di più, si intensifica può condurre a una serie di problemi molto concreti: danni al sistema nervoso, problemi alla vista e alterazioni delle ossa e dello sviluppo nei bambini.
Il tonno però incide generalmente in modo marcato sul cuore, per via della presenza di una quantità eccessiva di sodio, che è necessario per la conservazione, ma non va a nostro vantaggio. In più tieni in conto che hai a che fare con un alimento che colpisce anche gli occhi, provocando la cosiddetta degenerazione maculare, una malattia gravissima che porta alla cecità.
Infine, non dimenticare le ossa. Il tonno è nonostante tutto una buona fonte di minerali, che tuttavia se assunti seguendo un consumo non propriamente sano può condurci a problemi spesso molto seri, come l’alterazione del rapporto tra calcio e fosforo, con il problema che si palesa sulle ossa che diventano molto fragili.
Tonno sì o tonno no?
Be’ qui la scelta è ardua, perché dirti di no significa attestare che il tonno faccia male a prescindere, e non è così, visti i benefici che possiede. Ma allo stesso tempo non possiamo trascurare tutti gli effetti collaterali. Quello che serve è quindi sapere scegliere con attenzione il tipo di tonno che si vuole consumare.
In tal senso, un ruolo importante è nelle mani dell’etichetta, dove sono riportati tutti gli ingredienti, comprese quantità ed eccedenze, per cui ti puoi regolare ovviamente nella scelta di ciò che è più adatto alle tue esigenze personali, che cambiano al cambiare della persona e del tonno in ogni caso.
La migliore scelta quindi è comunque quella dell’olio in scatola ma in olio: una volta aperta la latta di metallo, potrai scolarlo via e per bene, potendolo consumare come meglio credi. Se tuttavia preferisci quello al naturale, il consiglio che ti do è di metterlo sotto l’acqua per ridurre il concentrato di sale.
Cosa è bene evitare
A questo punto mi preme dirti che la regola d’oro se mangia tonno in scatola resta quella di controllare sempre attentamente l’etichetta e conoscere anche i componenti che di solito si trovano al suo interno. In questi casi, puoi decidere con facilità cosa scegliere, anche solo per una questione di salute tua personale.
Ricordati che molti tonni in scatola possono comunque contenere i seguenti ingredienti: glutammato monosodico, che può causare mal di testa e ipertensione, e il sodio benzoato, che è un potenziale elemento in grado di creare irritazione per lo stomaco. Insomma, se trovi questi, è bene sapere a cosa puoi andare incontro.