Che si parli di piante grasse o di piante succulente, ci si riferisce ad un gruppo di specie vegetali molto particolare. Queste, infatti, presentano delle caratteristiche fisiche e fisiologiche uniche che le rendono affascinanti agli occhi della maggior parte degli amanti del giardinaggio. Le piante grasse, inoltre, sono molto facili
da curare, per cui vengono scelte frequentemente per dare un tocco green ai proprio ambienti di casa, senza dover effettuare chissà quali operazioni colturali. Questo aspetto le rende ottime per coloro che sono alle prime armi o per chi non ha il famoso pollice verde. Le piante grasse, essendo un gruppo numeroso,
presentano caratteristiche botaniche ed esigenze talvolta differenti ma potrebbe essere possibile generalizzare e spiegare come stimolare la crescita di queste piante uniche nel loro genere, in modo tale da renderle ancora più vistose e, magari, promuoverne anche la fioritura, a seconda dei casi. Non ti resta, quindi, altro da fare che proseguire con la lettura!
Le piante grasse in botanica
Le famiglie che includono le specie di piante grasse più comuni e apprezzate sono, ad esempio, quella delle Cactaceae, di cui fa parte il fico d’india, quella delle Euphorbiaceae, quella della Crassulaceae e, infine, quella delle Agavaceae, di cui fa parte l’agave, appunto. Tutte le specie in questione sono originarie di zone
desertiche, ovvero la cui caratteristica principale è rappresentata dalla scarsità di acqua, a cui esse si sono dovute adattare. Le modalità di adattamento nel corso dell’evoluzione sono state varie e saranno trattate più nel dettaglio nei paragrafi successivi. Essendo molto numerose, le piante grasse possono essere molto diverse tra loro.
Alcune hanno forma rotondeggiante e sono piene di spine appuntite, altre, di maggior dimensioni, hanno struttura che si sviluppa in altezza e producono fiori vistosi, altre ancora, invece, fioriscono più raramente e sono caratterizzate da assenza di spine. Insomma, ce n’è veramente per tutti i gusti e per tutte le necessità!
Gli adattamenti delle piante grasse
Tra i sistemi di adattamento più importanti non possiamo non citare la formazione di strutture in grado di immagazzinare ingenti quantitativi di acqua nel lungo periodo. E’ proprio questa caratteristica che rende le piante grasse “gonfie” e turgide, rispettivamente alla vista e al tatto. Inoltre, per evitare di essere mangiate
dai predatori, alcune sono state protagoniste di una modifica a carico delle proprie foglie che si sono trasformate in spine acuminate. A livello di processi fisiologici e metabolici, le piante grasse, inoltre, sono in grado di effettuare una particolare tipologia di fotosintesi clorofilliana, chiamata CAM, durante la quali gli stomi
si aprono nelle ore notturne, evitando grosse perdite di acqua per evaporazione. A livello radicale, un altro adattamento è rappresentato dall’andamento orizzontale delle radici per poter avere una maggiore estensione nel suolo e riuscire a assorbire in maniera estremamente efficace la poca acqua presente nel terreno circostante. Tutte queste interessanti caratteristiche rendono le piante grasse affascinanti!
Quali sono i trucchi per velocizzare la crescita delle piante grasse?
Per poter assistere ad una velocizzazione della crescita delle piante grasse è necessario agire in maniera tale da garantire il rispetto della maggior parte delle esigenze che esse possono avere. Infatti, soltanto ricreando delle condizioni ambientali ideali per la loro crescita, si può promuoverne il pieno e rapido sviluppo .
Il posizionamento in luoghi ben soleggiati per circa 6 ore quotidianamente potrebbe rappresentare un primo passo da compiere. Inoltre, l’apporto di nutrienti essenziali in quantità adeguate mediante la concimazione effettuata con prodotti appositi potrebbe risultare molto utile. Questa dovrebbe essere effettuata, in particolare, una volta al mese nei periodi più caldi.
Nei mesi autunnali e invernali, invece, dovrebbe essere sospesa per evitare l’eccessivo sviluppo in condizioni non favorevoli di per sé. Anche l’irrigazione è un aspetto da non sottovalutare: è consigliato, infatti, non innaffiare le piante nel caso in cui il terreno sia già inumidito per evitare la formazione di ristagni d’acqua.
Un breve riepilogo
In conclusione, le piante grasse sono un insieme di specie vegetali appartenenti a più famiglie, con la caratteristica comune di essersi adattate, secondo varie strategie, agli ambienti desertici di cui sono originarie. La presenza di strutture in grado di accumulare elevate quantità di acqua, la presenza di foglie modificate in spine,
lo sviluppo orizzontale dell’apparato radicale e la capacità di aprire i propri stomi durante le ore notturne nel processo di fotosintesi CAM sono alcuni degli adattamenti principali. Per favorire e velocizzare la crescita delle piante succulente, sarà necessario creare delle condizioni ambientali ideali, così come proposto nel dettaglio nei paragrafi precedenti.